La vittoria che non t’aspetti. Di quelle che fanno bene al morale, che danno forza, che fanno crescere, che rafforzano il concetto di squadra. E’ e sarà una (lunga) domenica pomeriggio di quelle da ricordare per gli Esordienti 2012 Gialli. Potremmo dire, parafrasando una celebre frase (che è anche il titolo di un libro, di una serie tv ecce cc), che i nostri Mavs sono stati “i ragazzi che fecero l’impresa”.
Perché va detto: battere, seppur di 1 sol punto, gli imbattuti, solidi, tosti, tenaci e soprattutto più grandi d’età, del Bresso Bucks non è da poco. Anzi… E’ un messaggio chiaro agli avversari: la Osa c’è e ci sarà. In vista delle esperienze future.
Ma veniamo al (sudato) match di domenica pomeriggio al PalaIseo. L’inizio è stato scoppiettante, da non crederci: pronti via e già 8-0 per gli Eso. Una partenza a razzo che ha stordito gli avversari e che ha lasciato stupiti anche i tifosi sugli spalti. Poi, un canestro dopo l’altro, il Bresso si è riavvicinato e ha recuperato lo svantaggio iniziale. Ma il 1° tempo è pur sempre finito a favore dei “piccoli” della Osa.
La partita è proseguita poi sui binari della parità, dell’equilibrio e del testa-a-testa. Parità .. insomma.. A volte anche vera e proprio battaglia corpo a corpo manco fosse rugby. Del resto, gli avversari erano fisicamente strutturati, più alti (non tutti) e combattivi. Ma soprattutto non mai abituati a perdere o a pareggiare. Perché solo contro i nostri boys nel match di andata il distacco finale è stato inferiore ai 40 punti: tutte le altre vittorie del girone sono avvenute con 50,60 e finanche 80 punti di vantaggio.
Mentre stavolta è capitato ciò che non si aspettavano: hanno trovato 12 leoni pronti a non mollare un solo pallone. Una strategia, messa a punto da coach Davide, che alla fine ha dato i suoi (ricchi) frutti. Perché dopo un breve inseguimento gli Eso Mavs hanno rimesso il muso davanti e non hanno più mollato la presa sulla partita. Vittoria, sudata, sofferta, infinita, di 1 solo punto. Ma quel che conta è il risultato. Congelato, molto intelligentemente, con un furbo possesso passo negli ultimi 30 secondi del match, subendo pure fallo e gestendo al meglio il cronometro.
E’ andata. Si è vinto. Come si è ben capito dalla gioia sprizzante sul campo al suono (liberatorio) della sirena. E come si è capito dai canti nello spogliatoio. Andando così a rafforzare il 3° posto in classifica in attesa delle prossime sfide che dovranno confermare la solidità del gruppo e del progetto avviato 2 anni fa dal coach Davide, grazie anche al sostegno della new entry Mauro in panchina.